Il Bonus elettrodomestici è un’agevolazione fiscale che spetta a tutti i contribuenti che, a seguito di interventi di ristrutturazione edilizia, acquistino:
– nuovi arredi fissi, quali armadi e cucina in muratura;
– bagni, mobili, materassi per letti, divani;
– elettrodomestici o pompe di calore aventi classe energetica pari o superiore ad A+ a sostituzione dei vecchi e tradizionali scaldacqua.
Le agevolazioni fiscali consistono:
1. In una detrazione Irpef pari al 50% per le spese sostenute per l’acquisto di arredi, mobili e grandi elettrodomestici;
2. In una detrazione Irpef pari al 65% per tutti gl’interventi volti al risparmio energetico a condizione che interessino le parti della casa oggetto di ristrutturazione edilizia entro un tetto massimo di spesa pari a 10.000 €, rimborsabili in 10 rate annue di pari importo nel modello 730;
A riguardo, è opportuno ricordare che nel caso si eseguano gli interventi di recupero edilizio contemporaneamente sia sull’abitazione, sia sulle relative pertinenze, anche se accatastate separatamente, si applica il limite unitario di 96.000 euro (che passerà a 48.000 euro dal primo gennaio 2019), senza poter computare un autonomo limite per gli interventi relativi alle pertinenze (Circ. n.3/E dell’Agenzia delle Entrate 2016).
Per poter beneficiare della detrazione in relazione alle spese sostenute è necessario che il pagamento sia tracciabile, per cui deve essere effettuato tramite bancomat, carta di credito, bonifico bancario o bonifico postale. E’ necessario conservare la documentazione che attesta l’effettivo pagamento e le fatture di acquisto dei beni con la usuale specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti.
Il Bonus elettrodomestici può essere fruito da:
– Proprietario dell’immobile;
– Usufruttario dell’abitazione o della superficie;
– Titolare della nuda proprietà del bene;
– Affittuario;
– Titolare di un contratto in comodato d’uso;
– Socio di cooperative;
– Imprenditore individuale se l’immobile non è considerato bene strumentale;
– Società semplice in nome collettivo, accomodata semplice o soggetto equiparato;
– Imprese familiari se l’immobile non è considerato bene strumentale.