Secondo un’analisi dei principali istituti di ricerca, l’esperienza di clausura vissuta durante il lockdown sta spingendo gli italiani a cercare case più grandi. A conferma di ciò, vi presentiamo un’interessante indagine condotta dal portale immobiliare.it sulle ricerche di casa compiute negli ultimi anni, con particolare riguardo ai trend dell’ultimo trimestre.
Monolocali al minimo, 5 locali al top
Nell’analisi dei numeri sulle ricerche relative al numero di locali è significativo osservare che cosa succede ai due estremi: i monolocali sono al minimo dell’ultimo triennio e si posizionano al 4,4% della domanda, i cinque locali al loro massimo con il 9,2%. Da evidenziare che fino a gennaio le ricerche delle due tipologie avevano un peso percentuale molto simile.
Il calo dei monolocali è ascrivibile non solo alla sensazione di claustrofobia indotta dal lockdown ma probabilmente anche al minore interesse per l’investimento. In ascesa al 17,6% i quadrilocali, mentre i trilocali, con il 43%, sopravanzano chiaramente i due locali, scesi anche loro al valore più basso del triennio, al 25,9%.
Le case con giardino
In forte crescita le ricerche di case con giardino, salite al 14,4%, mentre alla fine del 2019 la quota si aggirava attorno al 10%. In calo la quota di chi vuole il verde privato con una locazione, situatasi a maggio al 6,5%. Sono numeri che vanno letti tenendo conto che le grandi città sono pressoché escluse da questo tipo di ricerca. Ad aprile la quota di potenziali acquirenti che cercava una casa indipendente, per la prima volta nel triennio ha superato, sia pur di poco, quella di chi cercava in condominio. A maggio la percentuale è leggermente scesa ma rimane al 46%, un livello molto alto. Anche in questo caso, considerando che nelle città la casa autonoma è merce rara, si può considerare che la scelta per la casa indipendente sia quasi plebiscitaria per chi vuole vivere fuori città. Molto più ridotta la quota di chi cerca la casa indipendente in affitto, 18,8% ad aprile, 17,7% a maggio, comunque ai massimi del periodo considerato.
A Milano vince il loft
Nelle ricerche di un appartamento in condominio prevale di gran lunga l’appartamento classico (77,7%), mentre l’attico, stabile nel tempo è al 4,5%, e il loft all’1,2%. Va però detto che quest’ultima soluzione è richiestissima a Milano. Tra le case indipendenti la maggior crescita ha riguardato le case e le villette. Tiepido il risveglio di interesse per i rustici. Un ultimo dato significativo: Milano e Roma, cuori economici del paese, sono le città dove è diminuita maggiormente la richiesta di case nel periodo di lockdown.