L’agevolazione che sarà inserita nella manovra prevede un credito fiscale del 90% per chi nel 2020 inizierà il restauro della facciata di casa o del condominio.

Nel decreto fiscale è stato inserito a sorpresa un bonus fiscale per il rifacimento di palazzi e condomini.
Nell’ambito edile, oltre alle proroghe di alcuni decreti già in vigore (bonus riqualificazione energetica e ristrutturazioni, bonus mobili), è stata introdotta per il 2020 una detrazione per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (detto anche bonus facciate), al fine di dare un nuovo volto alle nostre città. Secondo la stima del Centro studi dell’Associazione nazionale costruttori edili il giro d’affari che potrebbe essere innescato dal nuovo incentivo vale almeno 2,8 miliardi di euro l’anno. L’ipotesi si basa sugli importi previsti nel Documento programmatico di bilancio, che stima per il “bonus facciate” un costo per l’erario di circa 112 milioni di euro nel 2021, il primo anno in cui si manifesteranno gli effetti del decreto sul bilancio statale.
La detrazione, che allarga ulteriormente la famiglia dei “bonus” fiscali utilizzabili dagli italiani, è spinta dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. Nella manovra, esulta il ministro su Twitter, c’è «una norma coraggiosa che renderà più belle le città italiane. Con il #bonusfacciate un credito fiscale del 90% per chi rifà nel 2020 la facciata di casa o del condominio, in centro storico o periferia, nelle grandi città o nei piccoli comuni!».
La proposta prende spunto da una legge francese degli anni sessanta, che ha rinnovato l’immagine di molte città della Francia. Il nuovo «bonus facciate» introduce per il prossimo anno un credito di imposta pari al 90% delle spese sostenute per il restauro e il recupero delle facciate degli edifici.
Il bonus servirà per riqualificare il patrimonio edilizio e incentivare il risparmio energetico, con effetti immediati sull’occupazione nel settore edilizio, sul decoro urbano e sulle entrate fiscali.
La manovra 2020 include anche le proroghe degli incentivi relativi alla detrazione (da suddividere in 10 quote annuali) per gli interventi di ristrutturazione edilizia al 50%, ora utilizzabile fino al 31 dicembre 2020. Stessa scadenza anche per i bonus al 50% o 65% per l’efficienza energetica (relativi ad installazione di pannelli solari, di impianti dotati di caldaie a condensazione almeno in classe A con sistemi di termoregolazione evoluti, di micro-cogeneratori, di dispositivi per il controllo da remoto degli impianti). Anche in questo caso l’agevolazione è da suddividere in 10 rate annuali, ed è valida anche per gli immobili degli Istituti autonomi per le case popolari. Prorogato a tutto il 2020 pure il bonus fiscale per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica elevata finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.