Le linee guida per salvaguardare ambiente e bolletta, dalla manutenzione dell’impianto all’utilizzo delle valvole termostatiche.
L’Enea (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente) ha pubblicato un decalogo, intitolato #edificinclasseA, che contiene dieci suggerimenti pratici per riscaldare al meglio le abitazioni, così da evitare sprechi, salvaguardare l’ambiente, ottenere un significativo risparmio in bolletta e, in alcuni casi, evitando una sanzione. Regole importanti, come precisa l’agenzia, sia per un’abitazione confortevole sia per un’azione finalizzata al rispetto dell’ambiente.
1. Manutenzione impianti
Il primo punto è la manutenzione degli impianti. «È la regola numero uno in termini di sicurezza, risparmio e attenzione all’ambiente», scrive l’Enea. «Un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, con filtri puliti e senza incrostazioni di calcare».
2. Controllo della temperatura degli ambienti
È fondamentale «controllare la temperatura degli ambienti», perché una temperatura troppo alta in casa durante l’inverno non solo «è uno spreco», ma «l’aria calda e secca nuoce alla salute». La legislazione prevede una temperatura massima di 22 gradi, ma 19 gradi sono sufficienti a garantire il comfort necessario. «Ogni grado in più – scrive l’Enea – comporta consumi di energia significativi, con conseguente aggravio in bolletta».
3. Ore di accensione
E’ necessario prestare attenzione alle ore in cui si tiene acceso l’impianto di riscaldamento. «In un’abitazione efficiente, il calore che le strutture accumulano quando l’impianto è in funzione garantisce un sufficiente grado di comfort anche nel periodo di spegnimento. Il tempo massimo di accensione giornaliero varia per legge a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia: da un massimo di 14 ore giornaliere per gli impianti in zona E (nord e zone montane) alle 8 ore della zona B (fasce costiere del Sud Italia)».
4. Schermare le finestre durante la notte
E’ molto importante anche la protezione delle finestre. «Chiudendo le persiane e tapparelle oppure mettendo tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno».
5. Termosifoni e ricambio aria
Si consiglia di posizionare i termosifoni in modo che non vi siano oggetti posizionati davanti o sopra, perché questi bloccano la diffusione del calore e di non lasciare le finestre aperte a lungo.
«È invece opportuno inserire un pannello riflettente tra parete e termosifone, specie nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete riducendone spessore e grado di isolamento. Anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno».
Per rinnovare l’aria basta lasciare aperte le finestre pochi minuti.
6. Check up dell’immobile
Un aspetto importante, spesso non considerato, consiste nel far valutare da un tecnico il grado di efficienza dell’immobile, tramite la diagnosi energetica o l’attestato di prestazione energetica (Ape). Grazie al check up diventa possibile capire quali siano gli interventi più convenienti per contenere consumi e costi.
7. Innovazione degli impianti di riscaldamento
L’Enea ricorda che «è opportuno valutare la sostituzione della vecchia caldaia con nuovi generatori di calore dal rendimento più elevato. Anche per questo la normativa prevede che le nuove caldaie installate siano “a condensazione” o “a pompe di calore ad alta efficienza”. Sono disponibili anche caldaie alimentate a biomassa e sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore), abbinati a impianti solari termici per scaldare l’acqua e fotovoltaici per produrre energia elettrica».
Anche per questi interventi è possibile usufruire degli sgravi fiscali del 50 e del 65%.
8. Soluzioni tecnologiche innovative
I ricercatori dell’Enea sostengono che sia «indispensabile dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione automatica della temperatura, così da evitare inutili picchi o sbalzi di potenza».
Un ulteriore risparmio energetico deriva dalla possibilità di programmazione oraria, giornaliera e settimanale dell’accensione del riscaldamento. Anche la domotica consente una maggiore efficienza: cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici permettono di regolare anche a distanza, tramite telefono cellulare, la temperatura delle singole stanze e il tempo di accensione degli impianti di climatizzazione.
9. Utilizzare le valvole termostatiche
Le valvole termostatiche permettono di «regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni e consentono di non superare, negli ambienti dove sono installate, la temperatura media dell’intero appartamento, in particolare nelle stanze esposte a Sud».
10. Contabilizzazione del calore
Si tratta di uno strumento da utilizzare nei condomini, che «consente di gestire in autonomia il riscaldamento del proprio appartamento e permette al singolo utente di risparmiare e di pagare solo in base al consumo effettivo».
Per usufruirne, chiariscono all’Enea «è necessario installare dispositivi di misura del calore sui radiatori o nei tubi di collegamento dell’appartamento all’impianto di riscaldamento centralizzato e valvole termostatiche nei singoli radiatori. La legge ne ha reso obbligatoria l’installazione nei condomini e negli edifici polifunzionali riscaldati da impianto centralizzato».